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Realtà Virtuale: Perché?

A metà degli anni 90 mi trovavo a Londra per un periodo di studio e per la prima volta ho indossato un casco per la realtà virtuale: mi trovavo al Trocadero Center e non sapevo nemmeno cosa fosse questa esperienza ma ne rimasi affascinato. Seppur con i limiti della tecnologia di allora (facendo due conti sono passati più di vent’anni) ho potuto toccare con mano cosa significa vivere una esperienza costruita al computer.

Realtà Virtuale: Perchè?

A metà degli anni 90 mi trovavo a Londra per un periodo di studio e per la prima volta ho indossato un casco per la realtà virtuale: mi trovavo al Trocadero Center e non sapevo nemmeno cosa fosse questa esperienza ma ne rimasi affascinato. Seppur con i limiti della tecnologia di allora (facendo due conti sono passati più di vent’anni) ho potuto toccare con mano cosa significa vivere una esperienza costruita al computer.

Oggi la situazione è completamente diversa e non stiamo più parlando di una tecnologia pioneristica: i visori che possono essere comprati in qualunque negozio di elettronica hanno prestazioni che non sono paragonabili con quelli da me sperimentati 20 anni fa.

Oggi sulla base dei dispositivi disponibili esistono 4 principali modalità per fare uso della realtà virtuale:

  • Mobile VR
    E’ la possibilità di vivere le esperienze di realtà virtuale senza essere legato a un PC. Negli ultimi tempi sono usciti sul mercato diversi device che sfruttano la potenza di calcolo e i video degli smartphone per un’ esperienza che unisce foto 360°, video e computer graphics. E’ attualmente la forma di VR più comune ed è spesso utilizzata in fiere per dimostrazione di prodotti in realtà virtuale e per presentazioni di vendita.
  • Sitting VR
    E’ la modalità più comune utilizzata nei videogames VR; in questa configurazione chi vive l’esperienza è seduto e indossa un visore che simula l’esperienza attorno a lui. Per muoversi all’interno del mondo virtuale utilizza un controller simile a quello dei videogiochi o espressamente disegnato per l’esperienza in realtà virtuale.
  • Room Scale VR
    E’ una modalità che consente di vivere l’esperienza in piedi muovendo alcuni passi all’interno di una zona delimitata dai sensori che identificano la posizione dell’utente. Il coinvolgimento dell’utente è molto superiore rispetto alla Sitting VR in quanto ad ogni gesto e movimento corrisponde un equivalente nel mondo virtuale. Oltre al gaming ha applicazioni nell’addestramento, la vendita e nella dimostrazione di prodotti complessi.
  • Platform Based VR
    Attualmente è l’evoluzione più “faticosa” della realtà virtuale. Anche in questo caso l’utente è in piedi ma a differenza dell’esperienza precedente può muoversi in ogni direzione, saltare e correre. Il coinvolgimento è massimo e spesso le simulazioni sono impegnative sul fronte fisico proprio perché non si è più limitati dai pochi passi della Room Scale VR. E’ la modalità ideale per esperienze di addestramento su grandi spazi che coinvolgono l’utente.

I dispositivi per usufruirne sono ormai a disposizione di tutti e a tutti accessibili: un singolo device mobile ha un prezzo di molto inferiore a quello di uno smartphone di ultima generazione.

Con Immersio voglio mostrarti le infinite applicazioni della VR. Immergiti con me!

Matteo Cavalieri

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